Questo articolo è parte di una serie che vuole parlare dei concetti di Windows come Servizio
- Parte 1 – Introduzione a Windows come servizio
- Parte 2 – Ciclo di vita di una build e supportabilità
- Parte 3 – Gestione degli aggiornamenti Quality Updates
L’ultimo Windows?
Si è parlato molto del fatto che “Windows 10 è l’ultimo Windows”, del concetto di “Windows as a Service” e del “Contiuous improvment”.
Storicamente Microsoft ha sempre proposto un sistema operativo che conteneva un insieme di caratteristiche, lo manuteneva, aggiungeva piccole nuove caratteristiche tramite le Service Pack e poi proponeva un nuovo sistema operativo completamente reingenierizzato e fortemente differente dal precedente.
Sicuramente le aziende hanno dovuto lavorare molto per introdurre Windows 7 in luogo di XP in quanto questi due sistemi operativi presentavano diverse differenze che hanno portato a doversi scontrare con problemi di compatibilità applicativa.
Per citare qualche esempio, l’introduzione dello User Account Control (UAC) e dei driver in modalità utente (User Mode Drivers) hanno introdotto differenze sostanziali con il passato e questo ha generato la necessità di trovare strategie di adozione differenti tra cui la pubblicazione remotizzata, l’aggiornamento dell’applicazione, la virtualizzazione…
Però questo “salto” effettuato da Windows 7 ha posto le basi per un Windows più moderno e sicuro (in realtà tutta una serie di concetti sono stati introdotti da Windows Vista che però per la sua vita travagliata non ha avuto grande diffusione aziendale) .
Windows 8 e 8.1 al dilà dell’interfaccia grafica differente con il passato, sono in realtà una stretta derivazione di Windows 7. Da consulente ho avuto la possibilità di aiutare una grande azienda ad introdurre Windows 8 nel suo ambiente e vi posso assicurare che non ci sono stati particolari criticità di compatibilità applicativa o di integrazione.
Windows as a Service
Windows 10 cambia paradigma e propone un sistema operativo Windows che al dilà delle patch di sicurezza mensili, si aggiorna di funzionalità in maniera più veloce rispetto al passato. Due volte l’anno (marzo e settembre) vengono create delle build di sistema operativo (Features Update) che rappresentano una micro evoluzione del sistema operativo ed hanno lo scopo di introdurre nuove funzionalità.
Il concetto di aggiunta di funzionalità si declina in due macro casistiche:
- Aggiornamento di funzionalità esistente – Es. con la build 1511 è stato introdotto l’algoritmo Bitlocker AES 256 ma i precedenti sono stati mantenuti.
- Introduzione di nuove funzionalità – Es. con la build 1607 è stato introdotto Windows Information Protection e Windows Defender ATP.
Il principale vantaggio di questo approccio è rappresentato dal poter rispondere velocemente alle richieste di funzionalità utente o di sicurezza evolvendo gradualmente il sistema operativo senza stravolgerlo.
Le build di sistema operativo vengono denominate con varie sigle:
- Nome commerciale: Ad esempio la più recente build al momento della scrittura di questo articolo è la “Creators Update”
- Versione di sistema operativo: rappresentato dall’accoppiata anno + mese di fine sviluppo della build. Nel caso di Creators Update completata nel marzo 2017, la versione di sistema operativo è 1703
- Numero di build: numero dato ad ogni build anche a quelle beta che giornalmente vengono compilate dal team di prodotto. Nel caso di Creators Update il build number è 15063
- Nome provvisorio: E’ il nome di build futura a cui non e stato dato ancora un nome commerciale. Ad esempio fino a qualche settimana fa la prossima build prevista per Settembre 2017 aveva il nome provvisorio di Redstone 3 e recentemente è stato annunciato che è stato scelto il nome commerciale “Fall Creators Update”
Fino ad oggi l’uscita di build non è stata regolare. La prima build 1507 è uscita a Luglio 2015 seguita dalla 1511 di Novembre 2015, dalla 1607 di Luglio 2016 e dalla 1703 di Marzo 2017. Windows 10 release information
E’ stato però recentemente annunciato che la cadenza di uscita delle build di Windows 10 sarà due volte l’anno (Marzo e Settembre) e coinciderà con gli aggiornamenti di Office 365 e System Center Configuration Manager.
Altissima compatibilità con le applicazioni esistenti
Tornando a Windows 10, anche questo sistema operativo porta con se le stesse caratteristiche dei precedenti tanto che viene dichiarata un grado di compatibilità con il passato intorno al 96% delle applicazioni.
Dalla mia esperienza, le applicazioni che potrebbero avere problemi di compatibilità sono quelle che interagiscono con lo stack di rete (ad esempio i VPN client o i software per dispositivi USB 4G) oppure i software che interagiscono a basso livello con il sistema operativo (ad esempio gli antivirus).
Microsoft ritiene che lo strato applicativo classico (Windows 32) sia giunto ad un alto grado di maturazione ed è quindi suo volere preservarne la compatibilità andando nel contempo a lavorare per migliorare sempre più il concetto di Modern app.
Non aspettatevi quindi che con il susseguirsi delle build ci siano differenze sostanziali per quanto riguarda le applicazioni Windows 32.
Browser: il meglio dei due mondi
Anche lato browser, Windows 10 è stato dotato di Internet Explorer 11 che è lo stesso browser presente in Windows 7 e 8.1. Microsoft produce patch di sicurezza e di bug fixing per IE11 ma nessuna nuova funzionalità prediligendo lo sviluppo del nuovo browser Edge. Non ci sono piani di dismissione per Internet Explorer 11 ma il volere è quello di mantenerlo per tutto il tempo necessario alle aziende per migrare verso un browser più moderno.
Internet Explorer 11 può utilizzare l’Enterprise Mode per fornire compatibilità con il passato simulando il comportamento di browser precedenti (ne parleremo in un prossimo articolo).
Si può quindi utilizzare solo Internet Explorer 11 che è in grado di garantire compatibilità con il passato e accesso ai nuovi standard come HTML 5 e CSS 3.0 oppure utilizzare Edge come browser principale (più sicuro, più veloce) il quale è in grado (sempre tramite l’Enterprise Mode) di richiamare IE11 lasciandogli il compito di provvedere alla compatibilità.
Riassumendo
- Windows 10 è strettamente derivato da Windows 7
- Le applicazioni Win32 compatibili con Windows 7 hanno una grandissima possibilità di essere compatibili anche con Windows 10
- Internet Explorer 11 è presente e fornisce compatibilità con i browser precedenti (tramite Enterprise Mode) e rappresenta un browser stabile che segue un percorso di maintenance comune a tutti gli altri sistemi operativi che lo utilizzano
- Microsoft non ha interesse (se non per questioni di sicurezza) a mettere mano al “vecchio” sistema Windows 32 o al browser Edge e questo è garanzia di compatibilità con il passato. Man mano che le nuove build vengono proposte, vengono sempre più sviluppati i concetti di Modern App e il browser Edge che rappresentano il nuovo e più moderno concetto di Windows (insieme ad altre tecnologie quali gestione MDM, Provisioning package, Join Azure Active Directory)
- La build di Windows 10 non rappresenta un nuovo sistema operativo ma una strettissima derivazione del precedente. L’obiettivo è sempre quello di aggiungere funzionalità preservando la compatibilità applicativa
Nel prossimo articolo completeremo l’argomento delle build/features update andando a parlare degli strumenti per poter governare il WaaS.